HOLY SMOKE
Jane Campion
Regia: Jane Campion; Attori: Kate Winslet, Harvey
Keitel.
Paese: Australia; Durata: 115 min ; Anno: 1999
L'anziano
PJ Waters, esperto nordamericano del deprogrammare giovani plagiati da sette
religiose, è chiamato in Australia da una famiglia borghese per riconvertire ai
valori della civiltà occidentale la giovane Ruth Barron che si era “persa” in
India, incantata da un guru. Durante i tre giorni di terapia in una capanna del
deserto i ruoli s'invertono: Waters si fa deprogrammare dall'attrazione
sessuale per Ruth. Il finale è una sorta di armistizio tra due combattenti
feriti.
Quinto
film della neozelandese Campion, scritto con la sorella Anna, il più vicino
all'esordio di Sweetie, anche se più asciutto e “classico” nel
linguaggio, è un altro bel ritratto di donna. Come il solito, la Campion
affronta i suoi temi preferiti: le inquietudini di una identità fluttuante, le
regole sociali e le loro trasgressioni, la sessualità e i suoi fantasmi, il
rapporto tra personaggi e ambiente. Lo fa con la sua arte delle variazioni e
del contrappunto, con il coraggio delle situazioni estreme e della mescolanza
dei toni, con la coniugazione di uno sguardo critico e di un'energia
romanzesca. Keitel è ammirevole nel mettersi per la 2ª volta al servizio
dell'immaginario della regista. Chi ha ironizzato sulla sua Rose di Titanic
avrebbe il dovere di ricredersi sul conto della Winslet.
Il
Morandini
Jane Campion (Wellington, Nuova Zelanda - 1954). Regista,
sceneggiatrice e produttrice cinematografica neozelandese. Figlia d'arte (madre
attrice, padre regista teatrale), si è laureata in lettere e antropologia alla
Victoria University nel 1975.
Prima di esordire nel
lungometraggio con Two friends (1986), ha realizzato quattro
cortometraggi, uno dei quali, Peel (1982), è stato premiato a Cannes nel
1986.
Ha poi diretto Sweetie
(1989), angosciante tragedia domestica in cui sono emerse la sua sensibilità
narrativa e la sua creatività visiva. Queste doti sono state confermate in An
angel at my table (1990), The piano (Lezioni di piano, 1993, premio
Oscar per il miglior film e per la regia), The portrait of a lady
(1996), Holy smoke (1999) e In the cut (2003).
Tra la
produzione successiva particolare menzione va fatta del
cortometraggio The water diary (2006), scritto e diretto dalla
regista come il più recente lungometraggio Bright star (2009), in
concorso alla 62° edizione del Festival di Cannes. Produttrice della serie
televisiva Top of the lake - Il mistero del lago (2013-17).
Tra i suoi lavori più
recenti si segnala la pellicola cinematografica The power of the dog
(2021), Leone d’argento miglior regia alla 78a edizione della
Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia e che ha ricevuto
l'anno successivo due Golden Globe (miglior film drammatico e miglior regia),
due premi BAFTA (miglior film e miglior regia) e il Premio Oscar come miglior
regista.
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