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Quella notte a Miami…

                                        Regina King                                      

 

 

 

 

La pellicola, adattamento cinematografico dell'omonima pièce teatrale del 2013 scritta da Kemp Powers, narra le vicende, prima reali poi immaginarie, del 25 febbraio 1964, quando l'incontro di pugilato “Sonny Liston vs. Cassius Clay” vede il secondo diventare a sorpresa il nuovo campione del mondo dei pesi massimi. In seguito, a causa della segregazione razziale in vigore negli Stati Uniti, Clay festeggia la vittoria in una stanza dell'Hampton House Motel insieme ai suoi amici più intimi: Malcolm X, Sam Cooke e Jim Brown, discutendo anche del futuro della comunità afroamericana.

 

Il film è stato presentato in anteprima fuori concorso alla 77ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia il 7 settembre 2020, diventando il primo film nella storia diretto da una regista afroamericana ad essere presentato alla Mostra. "È interessante perché il modo in cui questo film si comporterà aprirà le porte o forse chiuderà le porte per più registe donne nere ... Sfortunatamente, in tutto il mondo, è così che le cose sembrano funzionare. Una donna ha una possibilità e se non ci riesce le altre non hanno una possibilità", ha detto. "Sono così grato che il nostro film faccia parte del festival, ma voglio davvero che faccia bene anche a livello commerciale. C'è così tanto talento là fuori - così tante registe di talento - quindi se One Night in Miami riuscirà ad avere successo, magari in futuro ne vedremo altre su questi palchi così importanti."

 

 

Regina Rene King (Los Angeles, 15 gennaio 1971) è un'attrice e regista statunitense.

Attiva sia in campo cinematografico che televisivo, sin dagli anni 80', Regina King ha iniziato a recitare in 227, Poetic Justice, Jerry Maguire, Ray, L'asilo dei papà e A Cinderella Story. Dagli anni 2010 ha ricevuto il plauso della critica per i suoi ruoli nelle serie televisive Southland, ricevendo molteplici nomine ai Critics' Choice Television Award e vincendo due NAACP Image Award, e nella serie American Crime, ruolo che le è valso la vincita di due Emmy Awards e la sua prima nomina ai Golden Globe.

Nel 2018 ha preso parte al film di Barry Jenkins Se la strada potesse parlare, grazie al quale ha ottenuto il plauso della critica cinematografica venendo riconosciuta con un Premio Oscar, un Golden Globe e un Critics' Choice Movie Award nelle rispettive categorie come miglior attrice non protagonista. Tra il 2018 e il 2019 ha recitato nelle serie televisive Seven Seconds e Watchmen, che le sono valse ciascuna un Emmy Award e il TCA Award come Individual Achievement in Drama.

Nel 2019 il Times la inserisce fra le 100 persone più influenti del mondo. Nel 2020 debutta come regista con Quella notte a Miami..., progetto che riceve il sostegno della critica con nomine ai Golden Globe e ai Critics' Choice Movie Awards nelle categorie di miglior regia.

Regina King è una delle sostenitrici del “I Have a Dream” Foundation di Los Angeles, che fornisce aiuti accademici e finanziari ai bambini delle comunità a basso reddito a perseguire l'istruzione superiore.
Alla premiazione dei Golden Globe del 2019, l'attrice ha parlato del divario retributivo di genere e della misoginia presente nell'industria cinematografica e televisiva, affermando: Sto usando la mia influenza e le relazioni che ho raccolto negli ultimi 30 anni per aiutare a spostare l'ago a favore delle donne. Ho preso un impegno pubblico sulle preoccupazioni che mi stanno a cuore. Ora tocca a tutti, in particolare a coloro che sono in una posizione di potere nelle loro industrie, sfidare sé stessi e stare con noi in solidarietà. Il tempo è scaduto sulla disuguaglianza sul posto di lavoro

Ai Premi Oscar del 2019 ha dedicato la sua vittoria allo scrittore e filantropo afroamericano e apertamente omosessuale James Baldwin, scrittore del libro da cui è tratto il film Se la strada potesse parlare, affermando sostegno alla comunità LGBT. Regina King è inoltre una delle sostenitrici, assieme a Janelle Monáe, Hugh Jackman, Billy Porter della prima rete di streaming globale LGBTQ+ Revry, sostenendo la GALECA, fondatrice dei Dorian Awards.