Crimes of the Future
Regia: David Cronenberg
Attrici e attori: Viggo Mortensen, Léa Seidoux, Kristen
Stewart.
Genere: Fantascienza, horror; Paese:
Canada; Durata: 107 min; Anno: 2022
Crimes
of the Future,
del regista canadese David Cronenberg, è ambientato in un futuro distopico dove,
per effetto di precedenti eventi apocalittici non rivelati, l’umanità sta
imparando ad adattarsi a un ambiente sintetico dove non si prova più dolore e
non si contraggono più infezioni. Molti esseri umani, grazie ad attrezzature
specializzate che li assistono in tutto, sia per mangiare che per dormire
vivono una vita caratterizzata dalla “Sindrome da Evoluzione Accelerata”. In
questo contesto due artisti performativi, Saul Tenser (Viggo Mortensen) e la
sua partner Caprice (Léa Seydoux), si esibiscono in pubblico effettuando
operazioni chirurgiche senza anestesia. La loro arte si spinge fino a
modificare gli organi interni o a generarne di nuovi dalle funzioni sconosciute,
apparentemente inutili. La chirurgia, come arte performativa, diventa una nuova
forma di sessualità: i corpi aperti e gli organi trasportati non provocano
sofferenza, ma eccitazione e piacere in una condizione di appiattimento emotivo
e sensoriale.
Attraverso
e andando oltre il racconto delle deformità fisiche del corpo umano, Cronenberg
afferma che il mondo è malato perché malato è il rapporto tra l’uomo, la
tecnologia e l’ambiente: i corpi mutano producendo tumori di origine
sconosciuta, probabilmente industriale; i bambini nascono già perfettamente
adattati a questo nuovo mondo, in grado di ingerire e digerire plastica.
Ogni
cambiamento dei corpi “disturba” le istituzioni – senza scomodare il “body
horror”, pensiamo ai corpi delle persone trans che non sono più ascrivibili
alla “norma”. Da una parte i governi sono preoccupati dal verificarsi delle mutazioni
incontrollate, soprattutto per la possibilità che possano trasmettersi geneticamente
e generare nuove specie, e quindi i poliziotti infiltrati indagano per scoprire
crimini corporei o complotti evoluzionisti, dall’altra la manipolazione dei
corpi genera fascino ed eccitazione, in un’altalena tra repressione e
voyeurismo che caratterizza il potere.
Crimes
of the Future
è un film complesso che interroga sulla centralità del corpo, unica vera realtà
tangibile della nostra umanità, capace di “crimini”, ossia di quelle azioni che
nel presente infestano la Terra, causando cambiamenti ambientali in grado di
destabilizzare i futuri equilibri, ma capace anche, nella visione folle ed
estrema di Cronenberg, di diventare soggetto autodeterminato quando sfugge al
controllo della mente e non è più in grado di nutrirsi, di muoversi e di
difendersi: il corpo di Saul Tenser è pura sofferenza, ma è sofferenza
volontaria in un mondo in cui tutto è destinato ad anestetizzare il dolore. In
ultima analisi, non è la mutazione dei corpi che dobbiamo temere, ma la perdita
di umanità, ed è ciò che rende “drammatico” un film horror.
(Mariangela)
|