Victor
Victoria
Regia: Blake Edwards
Attrici e attori: Julie Andrews, Robert Preston, James
Garner, Lesley Ann Warren, John Rhys-Davies.
Genere: Commedia; Paese: USA; Durata:
132 min; Anno: 1982
Victoria, una soprano
bravissima ma senza lavoro e senza il becco di un quattrino, incontra Todd,
artista di cabaret omosessuale e squattrinato come lei, che la convince a
fingersi un uomo gay che si traveste da donna per poter lavorare come cantante.
È così che Victoria diventa il conte Victor dall’incredibile voce, che si
esibisce in spettacoli musicali vestito da donna ma che, al termine dello
spettacolo, si inventa il colpo di scena: si toglie la maschera e si rivela
come un uomo. Tra il pubblico c’è il famigerato gangster Marchand, che rimane
rapito dal fascino della cantante, ma è percorso da un fremito quando costei si
rivela essere Victor: com’è possibile che la sua virilità vacilli sentendosi
attratto da un uomo? La vera identità di Victoria gli verrà ben presto
rivelata, perché sarà lei stessa a innamorarsi di lui….
Satira sociale sul falso
perbenismo e le apparenze che ingannano, Victor Victoria si diverte a
prendere in giro le convenzioni sociali di ogni tipo, per esaltare la libertà
totale dell’individuo. Mescolando colori, suoni, balletti e travestimenti,
Blake Edwards, regista di punta della commedia hollywoodiana con al suo attivo grandi
successi come Colazione da Tiffany, Hollywood Party e La
Pantera Rosa, mette in scena un’efficacissima commedia di costume su come
l’apparire conti più dell’essere, sul paradosso di una donna che deve cambiare
sesso per emanciparsi e sfuggire agli stereotipi, e su un mondo in cui le identità
doppie non sono mai quello che sembrano, o meglio quello che la gente vuole
credere che siano. Julie Andrews, ancora una volta diretta dal marito, è
perfetta nell’interpretare l’ambiguità androgina insita nel doppio ruolo di
Victor e Victoria, e Robert Preston, nel ruolo di Todd, caratterizza con grande
abilità il personaggio della checca infallibile, senza per questo mai rischiare
di fare dei gay una macchietta, come invece una certa commedia italiana di
quegli anni ci aveva abituato. In fondo il cinema, in maniera più o meno
esplicita, può essere letto come un termometro culturale di un’epoca. Se nel
1982 un grande regista hollywoodiano come Blake Edwards poté scegliere di affrontare
un tema “caldo” come quello dell’omosessualità, e di farlo con una commedia senza
cadere nel macchiettismo, è perché gli anni Ottanta risentono del fermento artistico/culturale
e delle lotte libertarie dei due decenni che li hanno preceduti. In quel
contesto il cinema “mainstream” hollywoodiano cominciava a liberarsi degli
stereotipi sull’omosessualità, anche se in modo molto lento e tutt’oggi ancora
parziale. Ricordiamo che in Europa, in quegli stessi anni, film come il
francese Il vizietto di Edouard Molinaro del 1978, o l’italiano La
patata bollente di Steno dell’anno successivo, sebbene avessero la
presunzione di sdoganare la questione dell’omosessualità, davano pur sempre una
visione molto comica e volgare di quelli che ancora venivano chiamati
“finocchi”.
Sebbene
Victor Victoria intenda più che altro divertire – non dimentichiamo che
è una commedia, anche se il genere “commedia” è ben diversa dal genere “comico”
– affronta temi ancora attuali dopo più di quarant’anni, e continua a
sollecitare chi guarda il film a interrogarsi sull’omofobia, sui pregiudizi e
sui ruoli stereotipati dell’uomo e della donna, mentre ride e sorride dei
dialoghi e delle trovate umoristiche.
Una
nota di colore: Il ruolo di Todd era stato assegnato a Peter Sellers, che
purtroppo morì nel 1980 mentre Blake Edwards e Julie Andrews stavano girando S.O.B.,
che “ripiegarono” perciò su Robert Preston… Senza nulla togliere alla splendida
verve attoriale di Preston, sarebbe stato indubbiamente curioso ed esilarante aver
potuto vedere Peter Sellers nei panni di una “vecchia checca”…
(Mariangela)
|